sabato 29 marzo 2008

Laboratorio delle Impronte @ Politecnico di Milano

Laboratorio delle impronte
marzo-luglio 2008
@ Facoltà del Design, Politecnico di Milano
con gli studenti del Laboratorio di teorie e pratiche del progetto 
di Giovanni Baule, Daniela Calabi

Il laboratorio prevede un lavoro sui segni a partire da un rilievo visivo e tattile delle superfici del quartiere Bovisa. Gli strumenti utilizzati sono quelli classici del rilievo scientifico: fotografia e calco. Per prima cosa ogni gruppo si costruisce almeno un pistone per il rilievo delle impronte.
Con il pistone e della pasta da modellare si fanno dei calchi di dettagli urbani che possono essere direttamente inchiostrati e timbrati su carta (quando ancora freschi) o lasciati asciugare e conservati come matrici. Di ogni matrice si può ottenere, con la stessa pasta, la matrice negativa.
Come nella tipografia in piombo, queste matrici possono essere utilizzate per "fondervi" dei caratteri in rilievo, nel nostro caso delle impronte mobili in gomma (timbri) che si montano quindi con del nastro adesivo su dei blocchetti di legno.
Prima di passare all'elaborazione digitale delle impronte, si sperimenta una prima sintesi dei segni con la tecnica dello stencil. Si stampa l'impronta-timbro su un foglio di carta, si incolla il foglio con poca colla spray su della carta più pesante e con un cutter tipo bisturi si ridisegna l'impronta asportando la carta nelle zone corrispondenti al segno. Attraverso la maschera così ottenuta si colora il segno con dell'acrilico nero, usando un pennello corto o una spugna.

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